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2.a domenica di
Quaresima
Il monte, la nube, l'ombra, la voce...
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù prese con sé
Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte,
su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto
brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco
apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
Pietro prese allora
la parola e disse a Gesù: "Signore, è bello per noi restare
qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una
per Elia". Egli stava ancora parlando quando una nuvola luminosa li
avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: "Questi è
il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto.
Ascoltatelo".
All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a
terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò e, toccatili,
disse:
"Alzatevi e non temete".
Sollevando gli occhi non videro più nessuno,
se non Gesù solo.
E mentre discendevano dal monte, Gesù ordinò loro:
"Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell'uomo
non sia risorto dai morti".
Parola del Signore.
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In quel tempo... sembra una notizia da nulla invece ci dice molto più di quanto
immaginiamo.
E' IL TEMPO, il giorno, il giorno del Signore, l'oggi eterno del
cielo aperto sull'oggi terreno del presepe,
del battesimo di Gesù, di Cafarnao e del Calvario :
è il Regno di Dio spalancato all'uomo !
Gesù non è un uomo di solitudine, non è un eroe solitario,
Egli si lega a quel gruppetto di uomini, impasta la sua vita con
loro ben sapendo che sono deboli, fragili limitati, proprio per
questo non li lascia indietro, sono suoi amici....li fa addirittura salire con lui.
Matteo si ferma a contemplare il volto, il volto di Uomo - Dio.
E il suo volto divenne "altro"...è la luce che non fa più ombra perché
viene da dentro ! !
Parlano con lui Mosè ed Elia, la Legge ed i Profeti.
Gesù è Colui che la Legge e la Profezia hanno annunciato,
promesso ed atteso....il Suo esodo ha senso per loro, per la Promessa di Dio...
E' la "passione folle" che Dio ha per l'uomo, è l'esodo di tutto l'universo
verso una vita nuova, risorta, che passa attraverso il mistero della croce e
della sofferenza..
I discepoli come al solito hanno sonno : ma questa volta a differenza di come
faranno nell'orto degli ulivi dove dormiranno sul serio....Vegliano ! e VEDONO !
Il volto di Dio stesso ciò che mai a nessuno è stato concesso di vedere i discepoli
hanno visto : Dio faccia a faccia ! E ancora dubitano..
Maestro, "è bello che noi siamo qui" ! Siamo di casa sul Tabor,
è uno dei pochi luoghi sulla terra dove possiamo stare, vivere e sostare.
Qui siano di casa, altrove siamo fuori posto.....
Le tende, che belle le tende di un campo estivo quando il vento gioca con loro....
ormai la tenda è una sola, è lo stesso Gesù, la tenda nella quale siamo tutti invitati.....
L'ombra, l'ombra di una nube che attraversa il cammino, segno della
presenza di Dio che salva, che avvolge con la sua ombra come Maria
su cui è posata l'Ombra dell'Altissimo, come Pietro che guarirà con la sua ombra...
Dio altissimo che non ha volto ha una voce, che cerca un volto.
La voce ricostruisce i lineamenti del volto, LUI ASCOLTATE.
Il volto è ancora quello di Gesù, volto che la Voce ha scolpito...
si diventa
infatti ciò che si ascolta..."Ascolta Israele, il Signore è il tuo Dio,
il Signore è l'unico......"
Gesù chiama anche noi a salire sul Tabor con Lui, ci prende per mano
e ci accompagna, non facciamolo attendere troppo.......
In marcia popolo di Dio con il fazzolettone al collo, il tuo esodo attende !
Man mano che si sale l'orizzonte si allarga,
saliamo su un poggio, su di un colle per "guardare" a valle,
per vedere l'opera dell'uomo, le sue case, le strade, le chiese.
Guardare l'opera dell'uomo paesi e città e renderci conto di fare parte
di questa rete di collegamento tra una casa e l'altra.
Vivere l'esperienza
del Tabor è piazzare una tenda durante l'uscita come segno della presenza,
della precarietà della vita, del proprio percorso. La tenda come segno di essenzialità.
E' bello stare qui, ma è ora di scendere a valle, la gente ti aspetta. La voce di Dio,
Lui ascoltate. Offrire anche un momento di ascolto della Parola,
riletta insieme e ricostruita attraverso le tessere di un puzzle
che mostrano il volto brillante del Signore Gesù. Provare a mettere
in discussione le tante parole che ogni giorno facciamo distinguendo
quali sono quelle "vere"...
buona caccia!
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